L'idea
di un premio letterario nasce da una felice intuizione di Tommaso Davide
Giordano, presidente del Comitato Cittadino per il Centro Storico di Alpignano,
volta ad offrire alla comunità alpignanese lo stimolo per un momento culturale
di alto profilo, in linea con gli scopi che l'associazione si è prefissati fin
dalla sua fondazione.
Si pensa subito di dedicarlo ad Alberto Tallone, che ha costituito e
costituisce tuttora il simbolo dell'ottimo libro, dell'amore per la cultura al
massimo livello, della cura
per la bellezza del libro stampato. Un modo quindi di rendere omaggio ad un
uomo che fece della tipografia una vera arte, e che portò Alpignano ad essere
conosciuta dai bibliofili di tutto il mondo.
L'ambizione è quella di fare da subito del premio un riferimento culturale per
il territorio, segnatamente per tutta la valle di Susa di cui Alpignano è una
porta ideale.
L'idea si concretizza con la costituzione di un affiatato e volonteroso gruppo
di persone che, partendo da esili esperienze in campo letterario, si lancia
con entusiasmo nell'inconsueta impresa e riesce con esigui mezzi ad imbastire
la prima edizione,
conclusasi nel 2002.
La prima edizione comprende una sezione scolastica, biennale, e le classiche
sezioni di poesia e narrativa italiane. Grazie anche all'appoggio amichevole e
fondamentale del Club des Poetes di Torino ha immediatamente un buon successo,
di partecipanti e di consensi, che stimola gli organizzatori a perseverare.
Successivamente viene introdotta una sezione linguistica aperta alle
sperimentazioni: inizialmente in lingua francese per dare al premio una più
ampia dimensione, con la collaborazione di associazioni culturali della città
gemellata di Fontaine (prima la “Maison des Jeunes et de la Culture” e più
recentemente “Création et Poésie”). E poi con la lingua piemontese per
sottolineare l’assoluto radicamento sul territorio, grazie all’avvicinamento
al comitato organizzatore di un personaggio importante come Camillo Brero, che
viene ad assumere la presidenza onoraria delle giurie.
Tutto il premio vuole comunque essere vitale ed aperto alle innovazioni: si
sono ottenuti importanti patrocini come quelli del Comune di Alpignano e della
Regione Piemonte, svariate altre collaborazioni con associazioni, premi
speciali accordati da organizzazioni come il Centre Culturel Français o la
Famija Turineisa e giornali come La Stampa e La Valsusa. Si sono sperimentati
o si sperimenteranno altre sezioni come la saggistica, i giovani, la
figurativa; ed eventi speciali come Profumo di Cultura, Certame Alpignanese e
Premio del Pubblico… e chissà quali altri!
Nel tempo il successo del premio si è stabilmente consolidato, la
partecipazione
è ormai allargata a tutto il territorio nazionale (ed oltre per la sezione
francese), e si è curato molto l'allestimento della cerimonia di premiazione.
Questa, con l'abituale intervento di autorevoli ospiti (personaggi di
letteratura, giornalismo, pittura, musica, teatro) è ormai diventata un
appuntamento classico della primavera alpignanese.
Il resto è storia di oggi…
Enrico Castelli
Coordinatore del Premio
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